Ciclismo: Campionato del Mondo 1981, impresa poco nota di Bernard Hinault!

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Nella carriera di Bernardo Hinault, ci sono innumerevoli imprese leggendarie e altri atti di coraggio durante i quali il campione ha guardato in faccia il pericolo per schiacciarlo. Da Dauphiné 1977 e la sua terribile caduta al Col de Porte al suo trionfo di Alpe d’Huez insieme a Il mondo nel 1986, attraversando la sua folle vittoria in Liegi-Bastogne-Liegi sotto la neve nel 1980, la carriera del bretone invita la leggenda ad ogni pagina. Tuttavia, ce n’è uno che probabilmente è rimasto nell’ombra, sconosciuto ai libri di storia.

E ancora…

Un colpo di stato di Trafalgar lanciato dagli italiani

Siamo a Praga alla fine di agosto 1981. Un anno fa, Bernard Hinault era diventato campione del mondo sul percorso più duro della storia, a Sallanches, schiacciando uno ad uno tutti i suoi avversari sulla terribile collina di Domancy, che i corridori avevano scalato 20 volte. Infine, per i 15 che hanno terminato la gara… A Praga il percorso non c’entra assolutamente, quasi piatto, con un dosso piuttosto rotolante (2 chilometri al 3% di media) in mezzo al circuito. Niente da fare una grande selezione. A soli 60 chilometri dal traguardo, una botta di Trafalgar, lanciata a priori dagli italiani, lancia in testa trenta corridori, di cui otto italiani e cinque francesi: Jean-René BernaudeauGilbert Duclos-Lassalle, Serge Beucherie, Marcel Tinazzi e Segno Madiota. I belgi sono anche molto ben rappresentati in attacco, soprattutto perché il loro velocista Freddy Maertens è nel gruppo. In effetti, tutte le principali nazioni hanno piazzato almeno due corridori.

Hinault si ritrova intrappolato e poi…

Se davanti alla Francia è lo stesso ben armato, Bernardo Hinault, ha mancato il colpo. E dietro c’è l’odore di un funerale di prima classe. Il campione tricolore parte dunque a 45 chilometri dal traguardo con lo spagnolo Ismael Lejarretta nella sua ruota, che non lascerà per un secondo. Hinault è quindi due minuti di ritardo. Nessuno immagina che riuscirà a rientrare, mentre davanti agli italiani prendono grande treno da portare Giuseppe Saroni alla vittoria. Ma è brutto saperlo Hinault… In 25 chilometri, senza chiedere un solo stint a Lejarretta, che comunque non ne era capace perché il Tasso guidava così forte, Hinault impiega due minuti e ritorna al gruppo di testa. L’impresa è assolutamente fenomenale. All’interno della fuga lo stupore è totale nel vedere che il fuoriclasse francese è tornato. Questa impresa sarebbe diventata leggendaria se Hinault l’avesse vinta in seguito. Ma quell’anno il titolo si giocò allo sprint nel girone dei trenta. Insieme a Saroni e Maertens, il leader della squadra francese non ha avuto molte possibilità di vincere. E persino Hinault ha trovato la risorsa per finire terzo, dietro al belga e all’italiano. Magistrale.

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