Rugby: perché la Top 14 è il miglior campionato del mondo

© Illustrazione del Trofeo Brennus durante la partita finale della Top 14 tra Castres Olympique e Montpellier Herault Rugby allo Stade de France il 24 giugno 2022 a Parigi, Francia. (Foto di Hugo Pfeiffer/Icon Sport)

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Stelle in abbondanza, esposizione mediatica eccezionale e fan e sponsor in crescita. È così che la Top 14 si distingue come il campionato di rugby più attraente del mondo.

Il campionato francese di rugby che inizia questo sabato viene annunciato come sportivamente indeciso. Ma il suo successo è certo. Per diversi anni, il I primi 14 è acclamato in tutto il mondo come il campionato più duro, ma anche il più allettante. Grazie in particolare ad un trofeo leggendario: il Scudo di Brenno. Ma anche grazie ai suoi progressi e all’interesse che suscita tra tifosi e sponsor. E questo nonostante un calendario ancora tanto criticato.

I migliori giocatori del mondo

il I primi 14 ha molti corteggiatori. Nessun altro campionato può vantarsi di avere così tanti contendenti al titolo al calcio d’inizio. Nel campionato francese più di 2/3 dei club (10 su 14) hanno l’ambizione di alzare lo Scudetto. Ciò si spiega con l’omogeneità delle squadre, alimentate da una formazione francese di qualità. Lo dimostrano gli ottimi risultati di XV di Francia, guidato da una formidabile generazione di giocatori che i media e gli sponsor identificano facilmente. Eccellenti ambasciatori come il Antonio Dupontvotato miglior giocatore del mondo nel 2021, Gregorio Alldritt, Cirillo Sbadigli Dove romano Ntamack. Tutti considerati tra i migliori al mondo al loro posto. E tutto in evoluzione in Francia.

Il sogno di un doppio

A questo si aggiunge le altre stelle del rugby mondiale che indossano le maglie dei club francesi. Dall’arrivo della star di All Black Tana Umaga a Tolone nel 2006 la Francia ha continuato ad essere un prestigioso Paese ospitante per tutti i nomi più importanti dell’emisfero australe (Bryan Habana, Ma’a Nonu, Dan Carter, Sony Bill Williams, Jerome Kaino…) ma anche i migliori giocatori argentini ed europei (Jonny Wilkinson, Sergio Parisse, Juan Martin Hernandez…). Ed è sempre più vero. Anche in questa stagione i Top 14 club sono riusciti ad attrarre alcune delle stelle del Sud, come lo Springboks Warrick Gelant (Racing), l’australiano Kyle Godwin (Lione) o Tutto nero Karl Tu’inukuafe (Montpellier). Uomini che si uniscono alle stelle già presenti in Francia (Cheslin Kolbe, Eben Etzebeth, Lima Sopoaga, Ngani Laumape…). Giocatori che cercano uno stipendio migliore, ovviamente. Ma anche alla ricerca di una doppia sfida eccezionale tra un campionato francese impegnativo e una Coppa dei Campioni che sta guadagnando anche notorietà. L’arrivo di diversi club sudafricani nella competizione continentale dovrebbe anche dare una dimensione globale a questa Coppa dei Campioni che molto presto assomiglierà a un Mondiale per club.

Sempre più persone

Il periodo del Covid ha avuto un impatto considerevole sull’economia dei club francesi, le cui entrate di biglietteria rappresentano una quota significativa delle entrate del club. Ma dal ritorno del pubblico agli stadi, gli affari stanno riprendendo. Più di 14.500 spettatori in media, un tasso di occupazione superiore al 75%. il I primi 14 riempire. Gli stadi sono modesti, ma regolarmente esauriti. Lo dimostrano i record di presenze a Bordeaux o La Rochellee le atmosfere Bayonne, Tolone, Tolosa Dove Clermont. La scorsa stagione, alla 22a giornata, il record di presenze per il I primi 14 è stato battuto con oltre 110 spettatori distribuiti in sette stadi. Si tratta in media di quasi 16.000 spettatori. Una bella cifra quando si sa che pochi stadi superano i 20.000 posti.

Copertura mediatica in crescita

il I primi 14 attira pubblico e fan. Più di un milione di persone seguono il rugby francese sui social network. E gli incontri offerti a stadi pieni danno anche uno spettacolo migliore all’immagine. il I primi 14 gode di un’eccezionale copertura mediatica. Canal +, già emittente esclusiva del campionato francese dal 1998, ha appena esteso la sua convenzione per il periodo 2023-2027 a 113,6 milioni di euro l’anno. Si tratta di un aumento del 17% (16,6 milioni) rispetto al periodo 2019-2023. Il canale crittografato mette i mezzi per il rugby e gli dà un posto privilegiato nel suo palinsesto, anche relegando alcune partite di calcio della Ligue 1 sui suoi canali secondari, Canal + Sport o Canal + Décalé. Dalla scorsa stagione, è un poster della Top 14 che beneficia dell’esibizione di domenica sera alle 21:00. Un rischio calcolato da Canal+ che vede che il rugby genera audience. Più di 528.000 spettatori in media sulle locandine dei campionati maggiori. Soprattutto quando il Stadio di Tolosa è programmato. Il derby CastreTolosa nelle semifinali di I primi 14 ha così raccolto 1,06 milioni di telespettatori. E per la finale MontpellierCastreoltre 3,2 milioni di telespettatori avevano dato appuntamento a France 2, senza contare il pubblico di Canal+, co-conduttore dell’evento.

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