Mondiali 2002: Dopo la gloria del 1998 e del 2000, il fiasco dei Blues

© Illustrazione del logo FFF durante la conferenza stampa Francia alla Federation Francaise de Football l’8 febbraio 2022 a Parigi, Francia. (Foto di Hugo Pfeiffer/Icon Sport)

Visualizzazione Nascondere il sommario

Se fosse necessaria una sola parola per descrivere il Coppa del Mondo 2002 des Bleus, il termine cataclisma sembrerebbe adattarsi perfettamente. Campione del mondo e l’Europa nel titolo, ilsquadra francese ha vinto anche il Confederations Cup nel 2001, per poi viaggiare in Asia indossando il costume di riferimento assoluto del calcio mondiale. Dal successo nel 1998, lo è Roger Lemerrel’ex vice diAimé Jacquetche ora è a capo della selezione tricolore.

Lemerre parte fortissimo

Se l’inizio del mandato del nuovo allenatore è quindi un grande successo, il 2002 sembra segnare una svolta sorprendente. Anche prima dell’inizio del Globalei Blues hanno incatenato scarse prestazioni in preparazione, con in particolare uno 0-0 contro i Russiae una sconfitta per 2-1 contro il Belgio casa. Cosa vedere lì un presagio…

Corpi senza fiato per una competizione accorciata

Grazie al suo impressionante track record negli ultimi anni, i Blues sono ancora una squadra da battere. Tuttavia, la maggior parte dei giocatori francesi arriva in Asia senza fiato dopo una stagione più che difficile. Vieira, Wiltord, Enrico, Makelele o Zidano tutti escono da una stagione con più di 50 partite, mentre Pire deve rinunciare. Altrimenti, Roger Lemerre ha fatto la scelta dell’esperienza, costituendo un gruppo relativamente anziano, con molti profili già oltre i trent’anni, ed un’età media di circa 28 anni e mezzo.

Qui l’uscita…

In questo contesto i Blues appaiono molto presi in prestito fisicamente, affrontando squadre che mostrano grande aggressività. Spinti a terra, gli uomini di Lemerre inchinarsi all’ingresso contro il Senegal (0-1). Contro ilUruguayi Blues hanno ottenuto una prestazione mediocre, prima di perdere di nuovo contro i Danimarca (0-2). L’squadra francese lascia la concorrenza per la porta molto piccola, senza segnare un solo gol. Questo fallimento segnerà senza dubbio la fine di un ciclo per la selezione tricolore, in totale opposizione al successo mondiale ottenuto quattro anni prima a Parigi.

www.memosport.fr