Milla, Maradona, Schillaci… Hanno segnato il Mondiale del 1990

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Nel 1990, Germania vince il suo terzo Coppa del Mondo in quelli che in seguito sarebbero stati definiti i Mondi del gioco poco brillanti, caratterizzati da una rara violenza in campo e dai suoi numerosi cartellini rossi. Paradossalmente, questo 14e edizione sarà caratterizzata anche da eccezionali performance individuali.

L’eterno Roger Milla

Perdendo (1-2) nei quarti di finale contro Inghilterrail Camerun diventa la prima selezione africana a raggiungere questa fase del concorso. Per quanto sorprendente possa sembrare, gli Indomitable Lions saranno portati da un giocatore di 38 anni entrato in campo solo nel secondo periodo, ruggero Milla. Autore di 4 gol durante il torneo, segnerà questa edizione del suo segno con i suoi successi e le sue esultanze danzanti al palo d’angolo.

Maradona vicino a schiena contro schiena

Quattro anni dopo l’offerta argentina il suo secondo Coppa del Mondo, Diego Maradona e l’Albiceleste arriva con una rosa molto meno competitiva. Mentre i campioni del mondo in carica sono prossimi all’eliminazione al primo turno, El Pibe de Oro riuscirà a issare l’Alibceleste in finale, dove verrà messo alla museruola dal collettivo tedesco e non riuscirà a evitare la sconfitta (0 -1 ).

D’altra parte, è stato durante la semifinale vinta contro Italiapaese ospitante del torneo che Maradona segnerà questa edizione. Mentre l’incontro è contestato a Napoli dove gioca in un club, il numero 10 qualificherà la sua nazione ai rigori e molti napoletani festeggeranno la qualificazione del loro idolo per una seconda finale di Coppa del Mondo consecutivo.

La sorpresa degli Schillachi

Se Totò Schillachi finito capocannoniere e miglior giocatore della competizione, pochi osservatori avrebbero scommesso sull’italiano prima del torneo. Lui stesso riconosce che: “La mia carriera, in un certo senso, è durata tre settimane. Ma non li scambierei con niente al mondo per titoli”. Come inizia questo Coppa del Mondo in sostituzione, l’attaccante del Juve brillerà dalla prima partita contro Austria segnando il gol della vittoria dopo essere entrato in campo.

Decisivo, sarà agli ottavi di finale contro Uruguay (2-0), ma anche nei quarti di finale contro Irlanda da Nord segnando l’unico gol della partita. Nonostante il gol in semifinale contro argentina, non potrà evitare l’eliminazione della sua squadra ai rigori. Ancora una volta associato a Roberto baggio per la piccola finale contro Inghilterrasegnerà il gol della vittoria su rigore, permettendogli così di diventare il capocannoniere del torneo, e allo stesso tempo il miglior giocatore.

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