Tour de France 2003: E Armstrong si precipitò direttamente in campo davanti…

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Quando è partito questa mattina del 14 luglio 2003, nel cuore delle Alpi, Lance Armstrong è sereno. Indossa già la maglia gialla, mentre il Tour è solo alla nona tappa. È riuscito il giorno prima dell’ascesa di Alpe d’Huezcontrollando in silenzio Iban maionesepartito a ritmi vertiginosi conquistando la vetta con un minuto di vantaggio, e mettendo a bada Jan Ulrich, il pilota tedesco che al traguardo ha perso 1’24” dal leader americano.

Non doveva succedere niente quel giorno…

Inoltre, da Bourg d’Oisans, mentre una tappa dura attende i corridori fino a Gap (185 chilometri), attraverso i passi Lautaret e Izoard e la costa di Saint-Apollinaire, Lance Armstrong ha tutte le ragioni per essere ottimista. Il suo principale rivale è già molto indietro e solo gli spagnoli maionese e beloki sono ancora a una discreta distanza complessivamente, due corridori che l’americano domina facilmente contro il tempo. Alessandro Vinokurov non è neanche troppo lontano, ma arrampica meno bene ea volte ha giorni senza. Il corso della tappa conferma armstrong nelle sue certezze. Anche se si disputa sotto un caldo opprimente, la gara non si decide tra i primi, nonostante un attacco di beloki nella difficile collina di Saint-Apollinaire, prontamente neutralizzata dagli americani. Nell’ultima salita di giornata, la costa della Rochette, la cui sommità sovrasta la cittadina di Gap, l’ombra dell’imprevisto si invita però sopra la testa dell’americano.

E all’improvviso, Beloki si ritrova a terra…

A un chilometro dalla vetta, Vinokurov effettua un attacco violentissimo, che sorprende la maglia gialla. Armstrong non riesce a tornare dal russo, che si lascia sfuggire davanti. In vetta Vino prende il comando, con un notevole vantaggio su un gruppetto in cui ci ritroviamo armstrong in compagnia di Roberto Era, Iban maionese e Joseba beloki. Segue la difficile discesa de La Rochette, che i corridori affrontano con i piedi per terra, nel bel mezzo della battaglia. E all’improvviso, mentre il gruppo si avvicina a una lunga ansa che termina quasi a tornante, come il meandro di un fiume, Joseba beloki cade pesantemente a terra, intrappolato da una parte di bitume fuso. La caduta è violenta, terribile. E la strada è stretta, molto stretta. armstrong era al volante di beloki. Va dritto verso lo spagnolo a terra.

In un riflesso finale, il leader della Posta degli Stati Uniti cambiarne la traiettoria. Ma alla velocità alla quale sta guidando, non può rimanere sulla strada. armstrong sceglie quindi di andare dritto e si precipita in un campo in mezzo al “meandro”, fortunatamente senza staccionata. L’americano scende il pendio in mezzo al campo, tagliando così la curva come un ciclocrossman. A tutta velocità, l’esercizio avrebbe potuto essere fatale per l’americano che fortunatamente non ha incontrato alcun ostacolo sotto le sue ruote. Cento metri più in basso, trova la strada e il resto del gruppo dei capi. armstrong non lo so ancora, ma ha appena salvato la sua vittoria nel Giro di Francia.

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