Lasciato a cercare gloria all’estero, potrebbe tornare all’FC Nantes –

L’FC Nantes avrebbe messo gli occhi su un francese andato all’estero.

Si tratta di Hakim Guenouche, squadra del Lustenau (Austria), il cui contratto scade il prossimo giugno.

Uscito da tempo dai radar dei principali campionati europei, Hakim Guenouche potrebbe indossare i colori di una squadra di Lega 1 in breve. Infatti, il FC Nantes cerca di rafforzare la sua forza lavoro questo inverno per trascorrere più tranquillamente la seconda metà della stagione, mentre quest’anno il club sta svolgendo la manutenzione. E nella lista dei giocatori attesi per questo inverno, i canarini hanno spuntato il nome di Hakim Guenouche, un difensore di 22 anni che ha avuto difficoltà a lanciare la sua carriera. Nato a Nancy, vi ha trascorso tutta la sua infanzia nel club cittadino, prima di firmare il suo primo contratto da professionista al Zurigo nel 2018.

Un viaggio atipico

Se ha trascorso tutta la sua formazione in Francia, alCOME Nancy, Hakim Guenouche ha scelto di andare all’estero per proseguire la sua carriera. Ma non si può dire che sia davvero decollato, quando ha giocato solo una quarantina di partite dal suo esordio nel 2018. Dopo il FC Zurigoi francesi hanno firmato nella terza divisione tedesca, in KFC Uerdingen prima di aderire Lustenauclub austriaco, nel 2021. È con questo club che ottiene molto tempo di gioco poiché conquista un posto da titolare indiscutibile all’interno della forza lavoro e ha giocato tutte le partite dall’inizio della stagione.

Un difensore seguito

Piuttosto successo per alcuni mesi, Hakim Guenouche riuscito a suscitare l’interesse di diversi club ultimamente, il FC Nantes. I canarini, infatti, sono sulle tracce del difensore francese per potersi permettere rinforzi importanti. Stimato in poche centinaia di migliaia di euro, Hakim Guenouche è anche nel mirino di Hertha Berlino che lo ha individuato. Una cosa è certa, il FC Nantes ha deciso di attivarsi per il mercato invernale, dopo un periodo estivo fallito a causa di contrasti tra di loro Antoine Kombouaré e Waldemar Kita.

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