Ciclismo: Val-Louron 1991, il giorno in cui Indurain si è rivelato al Tour de France

© Illustrazione foto scattata durante la seconda edizione della gara d’élite femminile dell’evento ciclistico “Paris-Roubaix”, 124,7 km da Denain a Roubaix, in Francia, sabato 16 aprile 2022. FOTO DI BELGA JASPER JACOBS Foto di Icon Sport

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Anonimo durante le sue prime quattro partecipazioni al Tour de France (1985-86-87-88), Miguel Indurain iniziò a far parlare di lui nel 1989, quando vinse la tappa dei Pirenei a Cauteret. Ma è stato nel 1991, durante la mitica tappa Jaca-Val Louron, che Miguel Indurain si è davvero rivelato al Tour. Con il quale poi sigillerà un contratto di locazione quinquennale.

Siamo a metà di questo 14 luglio 1988, in occasione del 12e tappa del Tour, Morzine-Alpe d’Huez. Nei primi chilometri del Col du Glandon, quando non sono più di trenta nel gruppo maglia gialla (portato da Steve Bauer), gruppo già ben battuto dalla salita del terribile Col de la Madeleine, giovane corridore del Reynolds perde il contatto, mostrando i denti in una smorfia di dolore. Indossa il numero di pettorale 177. Sta quindi gareggiando per il suo quarto Giro di Francia ma rimane sconosciuto al grande pubblico, che non si accorge nemmeno della sua scomparsa, appena sottolineata da Robert Chapatte che fa il suo nome in onda poiché la telecamera si sofferma su di lui per alcuni secondi. Il suo nome esattamente? Miguel Indurain. Nessuno quindi sospetta che tre anni dopo, nel 1991, questo anonimo pettorale numero 177 porterà la maglia gialla a Val-Louron per concludere con lui un lungo patto quinquennale.

L’ultima tappa antiquata della storia?

No, Miguel Indurain non ha scoperto il Giro di Francia nel 1991 in vetta al Val-Louron, ma era lì, al termine di una tappa leggendaria, una delle ultime a portare il sigillo del ciclismo d’altri tempi tenuto dai suoi ultimi guerrieri, Charly Mottetto, pedro Delgado, Lawrence Fignon e Greg Il mondo, tutti dominati quel giorno, che il colosso spagnolo mise le mani sul Tour. Questo 13eh tappa del Tour 1991, Jaca-Val-Louron (232 km), la seconda nei Pirenei, attraverso i passi di Pourtalet, Aubisque, Tourmalet, Aspin prima della salita finale della Val Louron, offre forse l’ultimo momento epico del Tour de La Francia, tanto più commovente in quanto segna la grande rottura storica del ciclismo, che quel giorno abbandonò su queste strade dei Pirenei tutti i suoi campioni del passato, Fignon, Il mondo, Delgado ma anche coppi, Anquetil, Poulidor, Merckx, Hinaultecc., per guardare a un futuro meno romantico.

Cambio generazionale ad Aspin

La salita del Tourmalet, in particolare, è stata un grande momento sportivo. Un grande momento del Tour. Lasciando Barèges, Greg Lemon attacca e viene raggiunto da un gruppetto, dove troviamo la maglia gialla Luc Le Blancgiovani Claudio Chiappucci, miguel Indurain e Gianni Bugnoe il “vecchio” Andy Hampsten e Charly Mottetto. Dietro, a più di un minuto, Laurent Fignon in grande difficoltà lotta per non affondare, mentre siamo ancora a 70 chilometri dal traguardo. Pedro Delgado è ancora più lontano… Negli ultimi ettometri del Tormaletto, Greg Il mondo perde a sua volta il contatto, unendosi al suo grande rivale del 1989 e ai suoi 8 secondi di sofferenza.

Gli anni ’80 stanno cadendo in armi

Se Greg Il mondo si attacca al fondo della discesa, non vede Indurain partito da solo davanti, presto raggiunto da Chiappucci ai piedi dell’Aspin, dove avverrà il più grande passaggio di consegne della storia. La vecchia generazione scompare lì nel dolore, tipo Greg Il mondo in perdizione e Hampsten, anche lui fermo. dietro il duo Indurain-Chiappucciil giovane Bugno accelera a sua volta e da solo Mottetto sopravvive, prima Fignon, da eterno campione, non torna dal nulla. Nell’ultima salita, Indurain e Chiappucci allargare il divario e Bugno vola dietro. Indurain fa vincere Chiappucci, ma si prende la maglia gialla. Lo spagnolo è nato al Tour de France il giorno in cui gli altri svaniscono: Andy Hampsten finisce 6e a 6’24”, Greg Lemon 9e a 7’18”. dietro il trio Chiappucci-Indurain-Bugnopromesso negli anni ’90, Lawrence Fignon arriva 4e2’50” dal vincitore, il primo rappresentante degli anni ’80.

Caduto con le armi in mano.

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