Ciclismo: Tour 1979, Hinault-Zoetemelk, la grande battaglia nella valle di Chevreuse

© Simon Pascal e Fignon Laurent durante la 18a tappa del Tour de France da L’Alpe d’Huez a La Plagne, il 17 luglio 1984. Foto: Sirotti / Icon Sport

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Lungi dall’essere una tappa di parata per le strade delle città dell’Ile de France, il 24° ed ultimo round del Tour de France 1979 fu teatro di una battaglia omerica nella valle della Chevreuse, durante la quale Joop Zoetemelk, secondo assoluto dietro a Bernard Hinault al mattino, ha cercato di capovolgere il tavolo.

Da molti anni si è presa l’abitudine di un’ultima tappa in modalità dimostrativa, o sfilata è secondo il gruppo che serpeggia per le strade dell’Ile de France a bassa velocità, bicchiere di champagne in mano, prima che la corsa non riprenda i suoi diritti sugli Champs per una spiegazione nello sprint per la vittoria di tappa. Solo che il caso non è sempre stato così ovvio e scritto in anticipo…

Zoetemelk lancia l’offensiva nella valle di Chevreuse

L’ultima tappa dell’edizione 1979, tra Perreux e Parigi (180 km), è stata ad esempio teatro di un’enorme spiegazione nella sequenza di dossi nella valle di Chevreuse. La mattina del palco, Bernard Hinault eppure ha un vantaggio di 3’07” Joop Zoetemelk in generale, ma il fuoriclasse olandese non ha esitato ad andare all’attacco nei dossi di Yvelines. Mentre una ferrovia tagliava il gruppo prima della serie di difficoltà, diversi corridori hanno approfittato della disorganizzazione generale per attaccare, incluso il tedesco Dietrich Thurau. rapidamente, Zoetemelk prova a ribaltare la situazione a suo vantaggio e attacca con tutte le sue forze nella salita della Madeleine, la seconda delle 6 salite (di cui 5 referenziate nella classifica di montagna) nel menu della tappa. Ma Hinault non si lascia intrappolare e torna dall’olandese.

Hinault e Zoetemelk si attaccano a vicenda sulle colline

I due uomini poi si staccano e si lanciano in una terribile battaglia nei successivi dossi. Dietro un primo gruppo più o meno riformato, ma quando i due, dopo essersi ben spiegati nelle difficoltà del percorso, entrano agli Champs-Elysées hanno quasi due minuti di anticipo. Una volta arrivato a Parigi, Zoetemelk si arrende ei due uomini lavorano insieme per lottare per la vittoria di tappa. Il pubblico parigino assiste sbalordito a una fuga reale con la maglia gialla e la sua seconda molto davanti al gruppo.

L’ultima tappa arriverà in più di 19 minuti

All’arrivo, l’olandese non sarà in grado di domare nemmeno i francesi e lo è Bernardo Hinault che vince la tappa e il suo secondo Giro di Francia. A riprova dell’intensità dei dibattiti, il primo gruppo, di una quarantina di unità, taglierà il traguardo con 2’18” di distacco, mentre il secondo arriverà con oltre sette minuti di ritardo. Quanto all’ultimo di tappa, lo spagnolo bernardo Alfonsotaglierà il traguardo a 19’13” da Bernardo Hinault. Vale a dire se la lotta ha strizzato le organizzazioni… I tempi felici sono stati quelli del ciclismo d’altri tempi, dove i campioni non si sono mai arresi, e sono riusciti a ribaltare la classifica fino all’ultimo giorno.

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