© FIJNAART – Il gruppo supera i prati lungo il Boerendijk durante la terza tappa della Vuelta a Espana (Vuelta a Espana). La terza tappa della Vuelta inizia e finisce a Breda. ANP SEM VAN DER WAL – Foto di Icon sport
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Nel 2011 Thomas Voeckler assume la forma della sua vita. A due giorni dall’arrivo del Tour a Parigi, il leader del team Europcar è ancora aggrappato alla sua maglia gialla, che ha tenuto in testa al Galibier con 15 secondi di vantaggio su Andy Schleck, 1’08 su Frank Schleck e 1 ’12” su Cadel Evans. Con la sua squadra, ed in particolare il suo solido luogotenente Pierre Rolland, Voeckler si prepara a combattere la sua ultima battaglia in montagna, con la breve tappa Modane-Alpe d’Huez, attraverso i passi del Telegraph e del Galibier (nell’altra direzione). arrivando all’Alpe…
Questa breve tappa di 109 chilometri inizia logicamente a tutta velocità. Dai primi ettometri del Col du Télégraphe gli attacchi si moltiplicarono. Il ritmo è decisamente infernale nel gruppo di testa, dato che una fuga di dieci uomini apre la strada. Molto velocemente, Alberto Contador attacco, affiancato da Andy Schleck, secondo assoluto. I due uomini scavano rapidamente un varco vicino al minuto.
🎙 “Non puoi immaginare quanto sia pesante da indossare una maglia gialla. » @voecklerthomas10 giorni in giallo nel 2004 e di nuovo 10 giorni nel 2011.
🎙 “La gente non può immaginare il peso di una maglia gialla. »
Thomas Voeckler, 10 giorni in giallo nel 2004 e nel 2011. #TDF2019 pic.twitter.com/R8P3ofR3tR— Tour de France™ (@LeTour) 18 luglio 2019
L’unico errore tattico della sua carriera
Ecco quando Thomas Voeckler, il migliore dei tattici, probabilmente commette l’unico errore di valutazione della sua carriera. Purtroppo avrà conseguenze molto gravi… La maglia gialla decide di andare avanti per provare ad entrare nel duo Contador-Schleck, mentre dietro Cadel Evans, il miglior piazzato per la vittoria finale per via della cronometro alla vigilia del traguardo, resta tranquillo nel girone, con una solida armata di quattro componenti al suo fianco. In uno slancio romantico, il francese vola dietro al duo, recupera parte del suo ritardo nei lacci del Telegraph, aiutato in vetta anche dall’ex compagno di squadra girolamo pineosganciato dalla fuga, che gli ha spianato la strada negli ultimi ettometri del passo in un grande sfogo di solidarietà nazionale.
24 luglio 2011. L’angelo custode di Thomas Voeckler in montagna, Pierre Rolland ha concluso con la maglia bianca del Tour de France grazie in particolare alla sua vittoria all’Alpe d’Huez due giorni prima del traguardo dove ha battuto Contador sui pedali pic.twitter.com/SBvsYbzrF6
— Magnifici perdenti (@PerdantsM) 25 luglio 2022
“Vai avanti Pierrot gioca la tua carta”
Ma nel Galibier, Voeckler limitato a trenta secondi dal duo. La maglia gialla li vede di poco avanti, fa una smorfia, fatica, passa il piatto per provare a fare il salto, ma niente aiuta. Mentre il Galibier non ha ancora presentato le sue pendenze più ripide, il corridore francese mostra i primi segni di stanchezza dopo un’intensa caccia. Dietro, Cadel Evans rimase aderente, lasciando che la sua stretta guardia aumentasse gradualmente. Nella parte difficile di Galibier, il gruppo Evans ha compensato parte del suo ritardo Contadore e Schleck. Voeckler, presto sarà visto di nuovo. Negli ultimi tre chilometri del Galibier è stato troppo per il francese, che non riusciva più a tenere il passo, stremato dai suoi intensi sforzi. Roccia Rolterra si avvicina per aiutarlo. ” Avanti Pierrot, gioca la tua carta “, gli rispose Voeckler. Non c’è più niente da fare.
Voeckler non vincerà il Tour.
La sofferenza in cima al Galibier…
Mentre i suoi compagni di squadra Carta e quemeneur portalo via per limitare i danni, ricorda loro la maglia gialla. Vanno troppo veloci. Dopo il Galibier, i francesi ripresero le forze nella valle e poi in Alpe d’Huez. Quindi limita il break e chiude 20th 3’22” dal vincitore. Il vincitore ? Pierre Rolland, il quale, a costo di una grande fatica in Alpe, sganciò dalla ruota Contador e Samuel Sanchez per alzare le braccia. Thomas Voeckler fu vendicato.
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