Ciclismo: Alpe d’Huez 1986, Calvario di Lucho Herrera

© Illustrazione foto scattata durante la seconda edizione della gara d’élite femminile dell’evento ciclistico “Paris-Roubaix”, 124,7 km da Denain a Roubaix, in Francia, sabato 16 aprile 2022. FOTO DI BELGA JASPER JACOBS Foto di Icon Sport

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Mentre la coppia Hinault-Lemond diventa leggendaria all’Alpe d’Huez il 21 luglio 1986, tagliando il traguardo mano nella mano dopo una tappa memorabile, strizzando tutti gli avversari, a cominciare da Urs Zimmermann, terzo arrivato a più di 5 minuti, un un dramma che appartiene anche alla storia del Tour si svolge molto indietro, dove Lucho Herrera barcolla…

In questa mattina del 21 luglio 1986, come il 18e tappa del Tour tra Briançon e Alpe d’Huez, Lucho Herrera contempla le vette soleggiate in direzione di Galibier e ricorda. Due anni prima, aveva trionfato a Alpe d’Huez, diventando il primo colombiano nella storia a vincere una tappa, incidendo per sempre il suo nome nella leggenda. Undicesimo assoluto a Briançon, il team leader Caffè dalla Colombia la vendetta è dovuta. Il giorno prima, in vetta al terribile Granon, si è preso una bella luce, finendo 49e 16’26” dal vincitore Eduardo Choza, riducendo a zero le sue possibilità di vittoria o di podio a Parigi. Inoltre, quando contempla le cime del Galibier, mentre più oltre, dall’altra parte del Lautaret, si trovano la valle dell’Oisans e l’altura dell’Alpe d’Huez, Herrera ripensa al suo trionfo passato e sente di nuovo il richiamo della gloria.

Herrera decolla nel Galibier

Dai primi chilometri della tappa, uscendo da Briançon, mentre il gruppo si avvicina a Lautaret, Lucho Herrera prende il comando in un gruppo di una decina di unità. Al passaggio di Lautaret, quando il Galibier si impenna per offrire pendenze più dure, il colombiano accelera ed emerge in testa. Solo gli svizzeri della squadra La vita chiara, Guido Winterberg riesce a seguirlo. In piedi sui pedali, Herrera sembra danzare sopra il Galibier. Il suo ritmo è infernale, preso dalla prospettiva del ritrovamento Alpe d’Huez e la leggenda. In cima al Galibier, Herrera va da solo in testa. Winterberg è a 10 secondi di distanza, il gruppo Hinault-Lemond-Zimmermann a 1’33”. Herrera sembra essere in un raid leggendario. La leggenda, infatti, quel giorno si inviterà davvero al volante del colombiano, ma probabilmente non dove avrebbe sperato…

Sballottato nella Maurienne

Perché Bernard Hinault attacco nella discesa del Galibier con Il mondo al suo fianco e lancia le grandi manovre. In appendice al Telegrafo, Herrera viene esaminato da un gruppo di cinque con Hinault, Il mondo, Bauer, Zimmermann e Ruiz Cabestany. Improvvisamente, mentre la lunga discesa del Galibier, tramite il Telegraph, volge al termine, Herrera sente la sua pedalata diventare più pesante. Invece Hinault approfittare del vento nella valle della Maurienne per spezzare il gruppo e partire con Ruiz e Cabestany Il mondo, Herrera lui esplode nelle raffiche. Sballottato sulle larghe strade della Maurienne, il colombiano perde la ruota del Zimmerman e riesce ad aggrapparsi come meglio può a quelli del gruppo inseguitore, guidati da Millar e Delgadoche in seguito sperimenteranno entrambi un terribile fallimento, il primo esausto dalle percosse d’Hinault dall’inizio. Quanto a Delgadotravolto dalla notizia della morte della madre in Spagna, si arrenderà alla Croce di Ferro.

L’agonia nella Croce di Ferro…

Dalle prime rampe del passo, Lucho Herrera viene sganciato dal gruppo di inseguimento e sta per attraversare l’inferno. Nell’interminabile salita della Croce di Ferro, il piccolo scalatore colombiano ha subito un terribile cedimento, barcollando sulla strada. Superato uno dopo l’altro dai corridori, in agonia, si ritrova nel profondo della corsa quando si avvicina Alpe d’Huez. Così lontano dal suo trionfo di due anni fa, Herrera si ritrova quasi davanti all’auto della spazzatrice, seguito dal suo direttore sportivo Raphaël Geminiani, che non vuole abbandonare il suo campione in difficoltà. La salita all’Alpe d’Huez sarà un calvario. Negli ultimi tre chilometri, Herrera riacquista una parvenza di forza e lascia i suoi ultimi compagni. Al suo arrivo, ha terminato 129e (su 135 classificati) 26’54” dal vincitore Bernardo Hinault. Dopo aver preso il comando a Galibier. Sì, quel giorno Herrera entrato nuovamente nella leggenda per aver vissuto uno dei fallimenti più spettacolari della storia.

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